Rispondi o non rispondi? Diario di un mese di telefonate moleste tra call center e truffe
Metti che sia quell’amico con il quale giocavi a pallone e che non senti da vent’anni, finito chissà dove per inseguire la carriera. O la tua ex compagna di università, per la quale avevi una cotta.
E se fosse, senza il bisogno di farsi prendere dalla nostalgia, una proposta di lavoro che non si può rifiutare? La tintoria che da due mesi ha tue le camicie pronte e ti crede disperso? Oppure, a seconda del lavoro che facciamo, un cliente, qualcuno che ha bisogno di informazioni, una fonte con una notizia? È per questo che i possessori di telefonino - e quindi noi tutti che lo malediciamo e poi lo teniamo vicino al comodino - si dividono in due grandi categorie.
Quelli che non rispondono mai ai numeri sconosciuti - salvo poi digitarli su Google o verificare la corrispondenza di un profilo WhatsApp con foto profilo rivelatrici - e quelli che invece sì, rispondono sempre. Coltivando la speranza telefonica di una sorpresa ben sapendo che sarà una scocciatura del marketing telefonico. E che l’avventura più entusiasmante sarà un viaggio di turismo dentale in Albania. Se pur con un risparmio del 70% rispetto a una protesi costruita in Italia.
Eccolo quindi l’inventario........
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