L’assessore regionale alla Scuola: «Senza dialogo il terzo polo è una opzione»

Lucia Fortini, laurea in Economia, assessore regionale alla Scuola, alle Politiche sociali e giovanili. È considerata tra le possibili candidate alla presidenza della Regione Campania. Ma è soprattutto una fedelissima di Vincenzo De Luca. Ha alle spalle dieci anni ininterrotti di attività in giunta.

Prima di questa esperienza aveva già fatto politica?
«Macché, mai avuto in tasca una tessera di partito e non mi ero mai interessata direttamente di politica».

Come diventò assessore regionale?
«Il presidente De Luca aveva chiesto quaranta, cinquanta curricula al Pd. Se ricorda, la prima giunta fu all’insegna della “valanga rosa”».

In senso sciistico?
«No, nel senso che si diede molto spazio alle donne. Scoprii di essere diventata assessore perché il presidente annunciò il mio nome in conferenza stampa. C’era un giornalista amico di mio marito che, incuriosito, chiese se fossi davvero io. Ricordo che mi trovavo in via Scarlatti quando appresi di essere stata nominata assessore».

Assessore a sua insaputa ?
«Credo che il presidente mi scelse per l’esperienza che avevo maturato nel settore delle politiche sociali, lavorando all’Istruzione. Ero stata consulente dell’allora assessore Corrado Gabriele e conoscevo già la macchina amministrativa della Regione».

Chi vuole che creda sia tutto avvenuto per caso: qualcuno avrà pure veicolato il suo curriculum o l’avrà presentata a De Luca.
«Non avevo contatti politici. Solo una persona non vicina alla politica, ma che conosceva un personaggio politico, mi chiese il........

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