Idee L'omicidio di Charlie Kirk ci spinga a riscoprire la bellezza del dialogo
Persone a una veglia per Charlie Kirk, l'attivista di destra ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un evento alla Utah Valley University di Orem, negli Stati Uniti - Reuters
La mattina in cui in Italia i giornali riportavano la notizia dell’assassinio dell’attivista e influencer conservatore americano Charlie Kirk, il figlio adolescente di un caro amico è stato in grado, mentre facevano colazione, di spiegare a suo padre chi era Kirk, cosa sosteneva, la sua modalità di provocare e stimolare il dibattito e di rapportarsi a chi non la pensava come lui. Non era un suo “follower”, ma ne conosceva benissimo il pensiero dai post e dai video condivisi sui social network. Era sconvolto esattamente come se avessero ucciso un politico o un attivista italiano. La stessa cosa ha riguardato diversi ragazzi figli di conoscenti.
C’è una generazione che di Kirk, e non solo, sapeva e sa più di molti analisti affermati, senza frequentare i canali con cui abitualmente si informano le persone di età più avanzate. Attenzione: dire che “conoscevano Kirk” non significa affermare che ne condividessero il pensiero, o che non visualizzassero contenuti di segno opposto, ma che nel villaggio dei social, se si parla di idee, i confini sembrano ormai il residuo di un’epoca. Al punto che chiedersi “cosa succede oggi in America” può........





















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